Infrastruttura Sostenibile
L’ambiente è un elemento cardine nel processo progettuale per il quale la società Stretto di Messina ha scelto di investire molto in termini organizzativi, umani e finanziari.
L’obiettivo è la realizzazione di una conoscenza scientifica strutturata e accessibile che rimanga patrimonio delle comunità locali e generi un processo virtuoso e stabile di studio sul territorio.
È stato adottato un approccio nuovo, trasparente nelle sue attività e risultati, consapevole delle relazioni e presenze sul territorio, condiviso con Enti e istituzioni che diventi una dote a disposizione del territorio.
La Società, nel rispetto della legislazione nazionale ed europea, ha progettato un Piano Monitoraggio Ambientale Territoriale e Sociale volto non solo alla conformità ambientale delle aree di cantiere ma anche all’analisi della trasformazione territoriale indotta dal progetto in un’area molto più vasta.

La strategia del Piano di Monitoraggio
- Estensione volontaria delle aree di monitoraggio previste per legge attraverso la creazione di un sistema di monitoraggio di Area vasta mirato alla comprensione degli effetti ambientali, territoriali e sociali nell’ambito di un contesto più esteso rispetto alle aree interessate direttamente dai lavori.
- Integrazione degli aspetti ambientali nel processo di progettazione (definitiva ed esecutiva) con il coinvolgimento sin dalla fase ante operam di tutti gli attori (Contraente generale – Eurolink, Monitore ambientale – Edison Next Environment e Project Management Consultant – Parsons Transportation Group) nel processo di controllo ambientale.
Gli Obiettivi principali del Piano di Monitoraggio
- Controllare e misurare gli impatti reali dell’opera rispetto a quelli previsti nello Studio di Impatto Ambientale (SIA);
- Verificare l’efficacia delle misure di mitigazione e segnalare eventuali anomalie;
- Individuare impatti imprevisti e proporre misure correttive;
- Supportare le decisioni tecniche e istituzionali in corso d’opera;
- Fornire trasparenza e informazione pubblica, anche verso enti e istituzioni scientifiche.
I principali ambiti oggetto del monitoraggio

Si tratta di un Piano di monitoraggio “unificato” ovvero con un approccio integrato e multidisciplinare, che mette in relazione tutti gli aspetti analizzati in un sistema unico e coerente.






Le componenti ambientali monitorate
Il Piano include 7 macro-componenti ambientali, ciascuna articolata in più sottocomponenti:
- Atmosfera – qualità dell’aria, polveri, amianto, traffico, meteorologia
- Ambiente idrico – acque marine, superficiali e sotterranee
- Suolo e sottosuolo – stabilità geotecnica, pedologia
- Biodiversità – fauna, flora, habitat terrestri e marini
- Agenti fisici – rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici
- Paesaggio e beni culturali – impatti visivi e culturali
- Ambiente sociale – analisi socio-economica e percezione pubblica
Il piano si articola in tre fasi operative
ANTE OPERAM
che documenta lo stato iniziale dell’ambiente prima dell’avvio dei lavori, fornendo un quadro di riferimento completo e dettagliato.

IN CORSO D’OPERA
durante la quale vengono monitorati gli effetti temporanei legati alle attività di cantiere, con l’obiettivo di gestire eventuali impatti in tempo reale.

POST OPERAM
in cui si osservano gli effetti dell’opera a regime, valutando la compatibilità e la stabilizzazione delle nuove condizioni ambientali.
Due ambiti di monitoraggio
La peculiarità del Piano di Monitoraggio è quella di distinguere due ambiti territoriali di monitoraggio:
- Aree di cantiere: riguardano le zone immediatamente interessate dai lavori, con una fascia di monitoraggio estesa fino a 500 metri. L’obiettivo è intervenire rapidamente in caso di effetti ambientali critici o non previsti.
- Area vasta: copre un territorio molto più ampio: circa 43 km² in Sicilia, 15 km² in Calabria, e oltre 1.600 km² di area marina. Include aree ad alto valore naturalistico come SIC e ZPS. Il suo scopo è analizzare in modo sistemico e prolungato gli effetti ambientali e sociali su una scala territoriale più ampia.

L’estensione del monitoraggio
Un unico sistema di gestione
Tutti i dati rilevati verranno gestiti attraverso un sistema informativo digitale il SITA (Sistema Informativo Territoriale Ambientale), una piattaforma web-based che permette di:
- Archiviare e consultare lo storico dei dati;
- Visualizzare dati in tempo reale (grafici, tabelle, mappe GIS);
- Gestire report e anomalie in modo tracciabile;
- Condividere i dati con enti istituzionali, centri di ricerca e, in parte, con il pubblico;
- Supportare le decisioni operative e strategiche.
In sintesi, piano di monitoraggio ambientale è stato concepito per accompagnare con rigore scientifico e tracciabilità continua il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Oltre a garantire il controllo degli effetti prodotti dall’opera e l’attivazione di eventuali misure correttive, il Piano ha l’obiettivo di generare conoscenza, offrendo un patrimonio informativo utile non solo ai soggetti attuatori, ma anche a enti istituzionali, agenzie ambientali e centri di ricerca. Attraverso la condivisione strutturata dei dati, i risultati del monitoraggio ambientale contribuiranno a favorire il confronto tecnico-scientifico su una delle infrastrutture più complesse e rilevanti del contesto nazionale ed europeo.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Il valore strategico del progetto consente nuove opportunità per lo sviluppo socio economico dei territori attraversati, non solo in relazione al potenziale logistico, ma soprattutto rispetto agli interventi di valorizzazione sociale e di rigenerazione urbana.
APPLICAZIONE DI METODOLOGIE E STANDARD DI SOSTENIBILITÀ

Applichiamo le metodologie e gli standard sviluppati per le infrastrutture sostenibili che, dalla fase di progettazione a quella di realizzazione dell’opera, indicano gli obiettivi di sviluppo sostenibile in campo ambientale, sociale ed economico.
GESTIONE AMBIENTALE DEI CANTIERI

La fase di realizzazione dell’opera rappresenta un momento complesso e rilevante anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale. In un’ottica di miglioramento, i Piani di Gestione Ambientale dei cantieri, conformi alla norma UNI EN ISO 14001, consentiranno di definire l’organizzazione della cantierizzazione garantendo, anche attraverso l’interfaccia con il Piano di Monitoraggio, il controllo costante degli aspetti ambientali.