NESSUN AUMENTO DI STIPENDI, ORGANIZZAZIONE IN LINEA CON STADARD INTERNAZIONALI

Roma, 16 aprile 2025
Nessuna “quadruplicazione” di stipendi tra il 2023 e il 2024, così la Stretto di Messina risponde ad alcune affermazioni riportate dai media.

La Società Stretto di Messina è ripartita nel giugno del 2023 e il costo del personale – pressoché interamente distaccato da Anas e RFI – riguarda soltanto pochi mesi del 2023, mentre per il 2024 si riferisce all’intero anno.

I compensi per il CDA e in particolare per il Presidente e per l’Amministratore delegato sono stati fissati entro i limiti previsti dal cosiddetto “tetto ai compensi” definito dalle norme di legge in vigore.

La deroga al tetto sui compensi, prevista per legge per il solo personale dipendente di Stretto di Messina, riguarda attualmente due dirigenti di alto profilo e risponde alla necessità di assicurare alla società le professionalità idonee per la realizzazione di un’opera come il ponte sullo Stretto di Messina e, quindi, di essere in grado di dialogare, negoziare e controllare tutti i soggetti italiani e internazionali coinvolti nella realizzazione che possono contare su organizzazioni di primo livello. 

La società ha ricevuto dal Governo e dal Parlamento il compito di realizzare L’Opera che comporta un investimento di 13,5 miliardi di euro.

L’organizzazione prevista è assolutamente in linea con standard internazionali per società di progetto impegnate in opere analoghe.